Ideologías jurídicas

marzo 6, 2019 Desactivado Por admin

Ideologías jurídicas gy aspas A,2Ka5pR 02, 2010 g pagcs I DIRITTI SOCIALI: UNO SGUARDO DAL PRESENTE. La cultura giuridica dei diritti sociali é legata storicamente al «questione sociale» del periodo compreso tra la seconda metà del diciannovesimo secolo e i primi decenni del ventesimo. Essa era il risultato delle deficienze di un sistema liberale caratterizzato da un individualismo esasperato, responsabile di un progresslvo distanziamento fra le classi sociali e, contemporaneamente, di situazioni di precarietà individuale ed instabilità colettiva insostenibili e profondamente ingiuste.

II disequilibrio del sistema era conseguenza di una noncuranza nei confronti della dimensione sociale dei rapporti umani. L’interpretazione dei valori di libertà e uguaglianza che al sistema liberale erano stati interpretati di modo astratto, ignorandone l’aspetto reale e contestuale. La rivendicazione di uesta dimensione prende corpo nell ‘idea dei » nei diversi contesti di tta sustanziale e nella ne ssit? tutti gli esseri umani. individuale attravers e va situata org l’uguaglianza rel olidarietà fra pensare l’ idea sociale.

Si ricercava un equilibrio possibile, seppure difficile, fra entrambe nel sistema olitico-legale e socioeconomico di un secolo caratterizzato da un’intensa effervescenza ideologica e dalla compresenza di numerosi confronti drammatici. Le continue tensioni tra le diverse correnti di pensiero, spesso Incerte nel momento in cui si ritrovano a definire le rivendicazioni sociali come «diritti», SWipe page contribuiscono a spiegare l’attuale configurazione debole e diffusa.

I diritti sociali non si elaborarono secondo un programma prestabilito, cioà strutturato a priori o prescritto nel suo sviluppo politico legislativo, e neppure, poi, sviluppato secando fasi che ne ermettessero un esercizio efficace del riconoscimento Ottenuto. Nascono, invece, in maniera piuttosto fragile e contingente, con una stabilità ed una garanzia incerte. Conobbero progressi e regressioni, conseguenze delle diverse strategie proprie dei diversi approcci con cui furono abbordati.

Non era la necessit? dell’esistenza di tali diritti ad essere messa in dubbio, ma il modo in cui potevano o dovevano effettivamente essere delineati, il che creava differenze e contraddazioni spesso insanabili. A volte la sua loro gestione tentó di ridimensionare determinate aspirazioni sociali -e potenzialmente politiche- della classe peraia, che nell’opinione o nell’interesse di determinati settori rappresentavano una minaccia crescente per la conservazione ed il mantenimiento del sistema liberale capitalista.

Altre volte, attraverso l’elaborazione di testi legali, si cercó tenere in conto i diversi interessi in gioco per giungere a compromessi spesso instabili, quando non impraticabili. In fine, non mancarono le occasioni per strumentalizzare le rivendicazioni come fattore di pressione contro la passività del potere politico-giuridico. Questi venivano poi presentati come simboli di movimenti implicati nel ilemma tra trasformazione elo superamento delle strutture liberali.

In agni caso, e prevalsa la necessità dell’intervento statale nell’elaborazione legale di quei diritti di contenut prevalsa la necessità dell’intervento statale nell’elaborazione legale di quei dirittl di contenuto sociale che che contemplano le esigenze della dignità umana e leggitimano allo stesso tempo uno Stato sociale di Diritto in grado di integrare politicamente e democraticamente tutte le classi sociali.

Con il tempo, questa essenza dei diritti sociali e dello Stato sociale di Diritto stata frustrata. II delinearsi dello Stato sociale di Diritto come Stato el Benessere ha in buona parte rappresentato una congiuntura difficile, che arriva a mettere in questione la modifica delle basi fondamentali dello Stato sociale di Diritto e dei diritti sociali come diritti fondamentali autentici. Ideologie legali e questione sociale: le origini dei diritti sociali in Spagna» à il titolo di questa Tesi di Dottorato. É una ricerca soclo-stonca, filosofica e politico- legale che si rifá alla nascita dello Stato sociale di Diritto e dei diritti sociali, che tenta di omprendere la crisi attuale e di poporre soluzioni operative per affrontare problemi sociali vecchi irrisolti, ma anche altri nuovi ed emergenti.

Questo studio sull’origine dei diritti sociali si propone di approfondire le cause che hanno contribuito alle situazioni e congiunture attuali e mira a proporre scelte tese alla transizione verso un ordine sociale piú giusto ed equilibrato, basato sulla dignità umana, dalla quale soltanto possibile recuperare l’essenza della categoria «soclale» dei diritti. Come in altri periodi di transizione, la riflessione prende in considerzione molti dei temi che furono oggetto di discussione in un passato e che, in qualche modo, rimasero aperti.

I diritti sociali rapp ggetto di discussione in un passato e che, in qualche modo, rimasero aperti. diritti sociali rappresentano un esempio significativo di un tipo nozioni che permettono, dal nostro presente, «ripensare» passato allo scopo di riflettere sulle ragioni che hanno ne determinato e condizionato l’elaborazione concreta e che oggi, formulate nuovamente, devono integrare una parte notevole della discussione attuale.

In conclusione, l’intenzione stata quella di proporre uno Studio sull’origine di questi diritti, cosi come sui contributi apportati dalle distinte ideologie giuridiche, prestando partlcolare attenzione a quegli spetti che possono contribuire al rinforzo di questa nozione e ai processi di transizione verso una struttura piü coerente con i valori di libertà, uguaglianza e solidarietà.

Non si deve dimenticare che se molti degli attuali modelli conosciuti di protezione sociale sono fortemente influenzati dal neoliberalismo che maggiormente caratterizza le politiche pubbliche, nelle stesse dove si riaprono le tensioni, le antinomie e le contraddizioni che di fatto erano già presenti nell’origine e nello sviluppo storico dei diritti sociali.

Di conseguenza, nel recuperare la conoscenza i tutta quell’esperienza appare chiaro il senso del rapporto tante volte difficile e fragile fra il mondo del diritto e l’universo pubblico della cittadinanza, ma si scoprono anche le fratture fra l’ordine legale che promette giustizia e l’effettiva rimozione delle disuguaglianze e delle esclusioni, fra le esigenze etico-legali di solidarietà e le considerazioni di efficacia ed efficienza economica, fra le esperienze di multiculturalità, i valori della considerazioni di efficacia ed efficienza economica, fra le esperienze di multiculturalità, valon della collettività e la logica uniformante del mercato. Non sarà inutile chiedersi se gran parte grande di tali tensioni non una riproduzione di altre ancora da risolvere o mal risolte alla loro origine storica.

La moderna «metamorfosi della questione saciale» in gran parte un’espressione attualizata di vecchi dilemmi e conflittil Di conseguenza, se la richiesta di nuovi diritti ripropone di fatto un passato, perché questo impedisce ancora, in qualche modo, una prospettiva di futuro. La presente ricerca ha aspirazioni interdisciplinari e tratti metodologicl specficl. Nell’intento di tracciare un quadro ideologico generale, raccoglie gli argomenti filosofici, politico- iuridici ed economico-sociali delle distinte correnti di pensiero che caratterizzano un periodo storico considerevolmente amplio (ultima metà del XIX secolo y prima del XX) e, senza CASTEO R. , Las metamorfosis de la cuestión social. Una crónica del salariado, trad. J. Piatigorsky, Paidós, Barcelona, 1997. dubbio, ricco di avvenimenti.

II punto di partenza era, quindi, abbastanza ambizioso ed richiedeva necessariamente una mirata selezione degli oggetti e dei materiali. La notevole complessit? che caratterizza l’intero periodo conslderato, definito da una cnsi generale che investiva ogni ambito dell’esistenza e di fronte alla uale proliferarono una molteplicità di correnti e influenze di tipo molto vario, ha fatto dubitare sull’uso di classificazioni univoche e sulla distribuzione in cat Si à dovuto affrontare, inoltre, una b sulla distribuzione in categorie rigide. Si dovuto affrontare, inoltre, una bibliografia vana e impossibile da comntemplare nella sua interezza, e spesso non disponibile.

Tali circostanze e ostacoli non sono stati sempre facili da affrontare, se cosi pub essere detto, psicologicamente, allorchê il timore di ignorare un fatto o un autore importante non mai stato definitivamente scacciato. Crediamo, tuttavia, che aver risalto ai temi di merito e fondo pallia qualsiasi mancanza possibile significativa. Ciõ, ha reso inevitabilmente vasto l’insieme critico delle citazioni bibliografiche, con l’unico fine di presentare una testimonianza delle idee che illustrano con precisione la genesi dei diritti sociali e che sono state fonte di ispirazione essenziale per i diversi orientamenti del pensiero ideologicogluridico. La Acerca SI dlvide in quattro parti.

Nella Prima Parte si presenta il dibattito attuale intorno alla nozione dei diritti sociali, le sue [acune e le sue necessit? miglioramento e siluppo di questa categoria. Questa visione del presente (stato di presente esistenziale) dei diritti sociali permette di rifarsi presto all’origine storica di questi diritti, individuare ed identificare concetti e le problematiche presenti nel dibattito attuale. La Parte Seconda si articola in due capitoli. II primo studia storicamente la nascita dei diritti sociali nella crisi del sistema liberale. Collega la cultura giuridica dei diritti soclali «alla questione sociale» considerato la crisi totale creatasi dopo la rivoluzione industriale e la rivoluzione borghese.

Inoltre, fa riferimento al processo di razionalizzazione «legale» del problema sociale in Inoltre, fa riferimento al processo di razionalizzazione «legale» del problema sociale intesa come quel meccanismo complesso che coerentemente a determinati obiettivi e valori cerca di trovare le soluzioni possibili attraverso gli strumenti dello Stato e del Diritto. II secondo si propone di chiarire la divisione ideologica delle correnti di pensiero sulla base della loro risposta «al problema sociale», e di presentare attraverso questa distinzione un contesto teorico che faciliti il contenuto della parte successiva. Questa, la Terza, piü vasta, organizzata in tre capitoli.

Nel primo, si espone la isione generale e gli argomenti intorno ai diritti sociali delle ideologie conservatrici dal cosiddetto «provvidenzialismo’i, passando per il «moderantismo» ed il cattolicismo sociale. I conservatori avevano razionalizzato legalmente «‘il problema sociale» mediante l’elaborazione di una legislazione sociale diretta a ridurre la miseria estrema della classe operaia e «controllare» I pericolo dei movimenti operai e del socialismo, che minacciavano di distruggere i fondamenti del modello egemonico della societ? liberale. Temendo una rivoluzione soclale «dal basso» scelsero di contenere (attraverso una politica legale «di contenimento») l problema sociale «dall’alto’i, con la regolazione legale, creando cosi un rimedio preventivo del proprio sistema.

II secondo capitolo offre uno studio dei contributi al pensiero sociale ed ai diritti sociali della corrente spagnola del Krausismo in tutto il suo sviluppo, con particolare attenzione al krauso-positivismo, che ha considerato essenziale la riforma legale-sociale e I’elaborazione di diritti sociali p krauso-positivismo, che ha considerato essenziale la riforma legale-soclale e I’elaborazione di diritti sociali pronti per confrontare armonicamente gli interessi opposti nella società. II terzo capitolo studia i contributi della corrente soclalista caratterizzata dalla presenza di tendeze teoriche e pratiche differenti, come lianarchismo ed il socialismo giuridico.

Quest’ultimo, considerato da molti un socialismo «debole’ e per questo allontanato dall’impronta piü positivista dello scientificismo marxista, propone vedere nel Diritto lo strumento adatto per il raggiungimento pacifico dello Stato socialista. La Quarta ed ultima parte dedicata ad una ricapitolazione costruttiva che si concentra sull’irrisolvibilità e sul margine di elasticità nella contrapposizlone tra diverse concezionl dei diritti ociali. Tutte queste correnti hanno dovuto cedere nelle loro rivindicazioni e scendere a patti con la situazione. Le posizioni liberali «sono state socializzate» per inserire le rivendicazioni sociali nelle strutture convenzionali.

Inoltre, le tesi socialiste hanno dovuto accettare i meccanismi di funzionamento e gli itinerari di azione e prestazioni dell’apparecchio liberale per cosl perseguire e continuare loro obiettivi di giustizia sociale. In questa parte si cerca di dare una spiegazione alle indecisioni, le perplessità e le compllcazioni che la concezione dei diritti ha rovato, e si tenta di trovare le ragioni del declivio dello Stato sociale di Diritto e della sua crisi attuale. Esorta anche al recupero del dialogo e la ricostruzione delle nozioni di Stato sociale di Diritto e a vivificare I’idea dei diritti sociali Stato sociale di Diritto e a vivificare l’idea dei diritti sociali come diritti fondamentall autentici. Per finire, devo ringrazlare al Prof. Dott.

José Calvo González, il mio direttore di tesi, per i suci orientamenti attenti e la sua discussione scientifica valorosa, cosi come per il suo aiuto di costante appoggio morale e ispirazione ntellettuale. Gli sonosinceramente grata per le sue indicazioni in tutto questo lungo periodo di Tesi. Ringrazio, inoltre, mio padre, José Luis Monereo Pérez, attento studioso del «Diritto sociale» in Spagna. La mia gratitudine va anche a tutti i membri dell’lstituto dei Diritti dell’uomo «Bartomé de las Casas» e del Dipartimento di filosofia del Diritto dell’Università Carlos III di Madrid, che dal primo momento hanno accolto favorevolmente questa ricerca, e oferto tutta la loro collaborazione. In questo sensor un pensiero speciale al Prof.. Dott.

Francisco Javier Ansuátegui Roig, persona n carica di introdurmi nell’analisi e nella metodología della Teoría dei «diritti sociali», nel periodo di elaborazione la mia Tesina. Non meno importante, ricordare ai miei professori di filosofia del Diritto della facoltà di Giurisprudenza delIUniversità di Granada che hanno saputo svegliare la mia inquietudine intellettuale verso la filosofia del Diritto; ringraziamenti, allora, ai Dres. Nicolás María López Calera e Modesto Saavedra López. Pero concludere, ringraziare, in questa parte, al Prof. Gianluigl Palombella per il suo auito durante i tre mesi di ricerca alla Università degli Studi di Parma (Italia). vi